Mamma senza cuore? Neonato ripudiato perchè difettoso

AREZZO- Lo ha portato in grembo per nove mesi, lo ha dato alla luce e poi lo ha rinnegato ed abbandonato a causa di una menomazione. Il piccolo è nato privo di gambe e di un braccio. La mamma è una donna straniera che a pochi giorni dal parto, circa un mese fa, si è dileguata con il marito dall’ospedale San Donato, dove aveva dato alla luce il povero maschietto. La neomamma felice e commossa all’atto del parto, ha cambiato espressione quando il medico le ha comunicato le malformazioni agli arti, riscontrati nel neonato. Poco dopo la notizia, la donna ha abbandonato l’ospedale, facendo perdere le proprie tracce. Il piccolo oggi ha un mese di vita, coccolato e curato dal personale medico, che hanno deciso di chiamarlo come il Papa: Francesco. Pur mancando degli arti è un bambino sano e bellissimo. Ora sarà compito del Tribunale dei Minori darlo in affido ad una famiglia che non rifiuti il dono di un figlio per delle membra mancanti, come se fosse un giocattolo difettoso. C’è chi non è d’accordo, chi si appella alla legge 194, chi dice che atteggiamenti simili vanno “compresi e giustificati”. Dunque, bene vengano i neonati abbandonati nei cassonetti dell’immondizia, quelli gettati senza pensarci su due volte negli scarichi del Wc? Ci sono tante ragioni che spingono una madre ad abbandonare il proprio bambino, d’accordo, ma allora perchè decidere di portare avanti una gravidanza se non si è in grado di crescerlo o mantenerlo economicamente? Come ci sono donne incapaci di crescere un bambino con malformazioni, così ci sono anche madri-coraggio che decidono di portare avanti le gravidanze e di affrontare il difficile cammino che le attende. Molti parleranno di vuote deontologie e superficialità, c’è una sola risposta a tutto: la vita va rispettata!